1944: Il CIF nasce a livello nazionale nel mese di ottobre come collegamento di donne e di associazioni di ispirazione cristiana. Siamo nei primissimi anni del dopo guerra e l’Italia è distrutta e sconvolta. Pisa che era stata a lungo la linea di frontiera tra due eserciti stranieri porta i tragici segni del conflitto. Le ferite riguardavano strade ed edifici, ma soprattutto i cuori e la vita della gente. Proprio in mezzo a tanta distruzione emergeva sempre più chiaramente il ruolo delle donne nella famiglia e nella società e si faceva concreta la concezione del diritto di voto.
1945: Nel mese di aprile anche le donne pisane danno vita al CIF assumendosi la responsabilità di una presenza costruttiva e responsabile, propositiva e cristianamente ispirata in tutti i settori della vita civica e sociale. Le promotrici della costituzione del CIF a Pisa sono alcune donne tra cui Teresa Toniolo, Leonetta Mammoli Sannazzari, Teresa Marcantoni e Lina Caraci che ne diviene la prima presidente. Il CIF, in quel tempo, non aveva né sede né soldi, ma una grande motivazione ideale. Il Palazzo Arcivescovile accoglie questo piccolo gruppo, offrendo una stanza per gli incontri. Quelle donne si fanno promotrici di una azione costruttiva nei diversi settori della vita sociale e civile, a partire dall’attenzione ai bambini abbandonati e malnutriti, vittime innocenti della follia della guerra. La prima attività inizia sempre nel 1945 presso la Colonia “Vigili del Fuoco” al Calambrone, nella Colonia Figli degli Italiani all’Estero, nella Villa Rosa, nella Colonia Vittorio Emanuele II tutte prese in affitto. Fino al 1972 non esiste la suddivisione fra CIF Provinciale e CIF Comunale di Pisa. Le aderenti sono iscritte tutte al CIF di Pisa.
1950: Sorge a Pisa, in S. Croce, il primo asilo nido che diviene rapidamente per il prefetto Cataldi e per tutto il Comune il punto di riferimento dei casi più difficili.
1951: Le aderenti al CIF si fanno “mendicanti” per amore di questi bambini gestendo la Colonia del CIF di Pontepetri sull’appennino Pistoiese. Viene inaugurata la scuola materna “Angeli custodi” in Pratale a Pisa. In ogni paese o frazione sorgono, secondo le esigenze locali: doposcuola, asili, scuole materne.
1955: Il CIF pisano inizia un altro impegno nell’ambito dell’apprendistato (come previsto dalla legge n. 25 del 19 gennaio 1955) per maglieriste, sarte, parrucchiere, toelettiste. Al termine del corso chi già lavorava aveva un avanzamento di carriera, coloro che non lavoravano, lo trovavano con maggiore facilità. Quindi nascono scuole di artigianato, cantieri di lavoro: taglio e cucito, ricamo, ceramica aperte a tutti. Le scuole di lavoro danno un guadagno a chi le frequentava e sorgono in diversi Comuni della provincia di Pisa. In queste attività assistenziali, essenziale per il loro sviluppo è la gratuità e la volontaria prestazione offerta da numerose donne cristiane.
1957: Nel campo della cultura, il CIF pisano ha avuto una attenzione particolare alla formazione permanente degli adulti. In questo anno viene organizzato il primo incontro di studio “La donna nella vita democratica”. Questa attività culturale prosegue negli anni seguenti con altri incontri: nel 1960 “La donna nella famiglia e nel lavoro”, nel 1969 “La validità dell’associazionismo”, nel 1970 “Droga e pornografia”.
1960: Viene costruita al Calambrone, sul mare, la “Regina Mundi” dove il CIF di Pisa gestisce l’assistenza ai bambini accolti.
1970: L’ assistenza da generica si va sempre più specializzandosi, nell’ambito del recupero dei minori subnormali e dei disabili psico-fisici. Aprendo al Calambrone l’Istituto Psico-Medico-Pedagogico “S. Caterina”. Nel 1973 l’Istituto è stato trasferito a Collesalvetti (Livorno), nell’ex Istituto Salesiano. Nel 1975 l’Istituto ha iniziato anche una attività di esternato, all’interno dell’Istituto funzionava una scuola materna speciale. Al Calambrone i locali che sono stati la prima sede dell’Istituto PsicoMedico-Pedagogico, ristrutturati sono diventati la Casa Per Ferie “S: Caterina” che svolge una funzione sociale per le famiglie e per coloro che hanno bisogno di cure specialistiche. Nel 1973, la casa per ferie ha iniziato una collaborazione con il centro estivo per emofilici, nel 1975 è stata estesa una assistenza anche a favore dei bambini diabetici.
1972: Il numero delle donne che aderiscono al CIF è cresciuto fino a spingere l’associazione nazionale a organizzarsi in CIF Regionali, Provinciali e Comunali (i CIF Regionali e Provinciali sono costituiti da rappresentanti elette e hanno prevalentemente compiti di coordinamento e promozione mentre i CIF Comunali possiedono il nucleo di base formato dalle aderenti attraverso le quali operano nel territorio). Il 2 ottobre si tiene pertanto la prima assemblea di quello che da ora può essere chiamato propriamente “CIF Comunale di Pisa”.